'A67

VOGLIE PARLA'!

"Voglie parlà" è il titolo della nostra prima canzone, da cui tutto è cominciato: il progetto 'A67, legato al territorio fin dal nome, che indica la legge "167" per l'edilizia popolare che ha dato il via all'edificazione di Scampia (area nord di Napoli), in gergo nota come "'a sissantasett", supermercato della droga e teatro della faida camorrista. La nostra vuole essere infatti una risposta ad un magma di pulsioni, eventi e disagi, un urlo lacerante contro il silenzio colpevole di chi crea l'emarginazione dell'individuo; e da sempre facciamo del nostro mestiere, la musica, lo strumento con cui impegnarci in iniziative a favore dei diritti umani e contro tutte le mafie. Le mafie, uno dei tarli più pericolosi della nostra società, che non riguarda solamente "il Mezzogiorno": è l'aria che respiriamo e che lentamente modifica i nostri pensieri, sono le rinunce e i compromessi cui "normalmente" cediamo con una realtà che non ha più nulla di normale. E' una mentalità profondamente radicata nel tessuto sociale, prim'ancora che un "sistema (economico e criminale)", un'assuefazione da cui più nessuno può chiamarsi fuori.
Di qui l'esigenza di parlarne a cominciare dalle scuole, dove si formano i cittadini di domani, con il progetto "Voglie parlà", nato da analoghe esperienze precedenti in maniera più compatta e collettiva; coinvolgendo le Istituzioni locali con l'Assessorato più indicato, quello all'Istruzione Formazione e Lavoro, ricevendo immediato appoggio dall'assessore Corrado Gabriele, e poi alcuni fra i protagonisti che da anni condividono un dissodare culturale e sociale cosė necessario: Amato Lamberti che sarà assieme a noi nelle scuole campane, Amnesty International e Don Luigi Ciotti con Libera, le cui azioni quotidiane ci stimolano a credere che un mondo migliore non solo sia possibile ma sia doveroso, Nando dalla Chiesa e Roberto Saviano, amici di pensieri e azioni, e Felice Pignataro, i cui murales abbiamo nuovamente voluto come ideale rappresentazione di un certo tipo di "accordare" la creatività al sociale.
Le canzoni inserite nell'EP (tratte dal nostro primo disco) sono le tre in cui probabilmente stanno le nostre 'radici' ("'A camorra song'io", "Voglie parlà" e "'A67") e "Don Raffaé" (con cui Fabrizio De André cantò di Raffaele Cutolo e che abbiamo riarrangiato e "rimasticato" aggiungendo una strofa) che da sempre suoniamo in apertura di concerto fusa assieme al tema della colonna de "Il Camorrista" di Giuseppe Tornatore (che abbiamo rivisitato in chiave bandistica per ridicolizzarne ed esorcizzarne il fenomeno, "culto" diventato addirittura una suoneria da cellulare). L'EP infine contiene i videoclip di "'A67" (con i disegni dei bambini delle scuole elementari a cui era stato chiesto di rappresentare la camorra) e di "Voglie parlà" (realizzato con Amnesty ed in cui compaiono muri di separazione tristemente noti nel mondo -fra Israele e Palestina, fra Usa e Messico, di Belfast e di Berlino, di via Anelli a Padova- a cui fa da contraltare un megafono abbandonato qua e là nella vecchia fornace, che alla fine raccogliamo e portiamo con noi all'aria aperta).
Questo speriamo valga, nel suo piccolo, il progetto "Voglie parlà": un megafono impugnato per capire e dimostrare che "se la paura fa novanta la dignità fa centottanta".